Io mi sono chiesta a che cosa potessero giocare i Romani.
Sfogliando una serie di libri ho scoperto che il gioco preferito dai bambini romani era quello di far finta di essere un soldato cavalcando una canna.
Un altro gioco che praticavano i ragazzi romani era quello delle biglie, naturalmente non di vetro o di ceramica, ma usando delle noci con le quali dovevano colpire una montagnetta formata da altre noci sovrapposte.
Naturalmente una attività particolarmente praticata era il gioco di "mosca cieca".
Già nell'età romana esistevano le Barbie. Diffuso era anche il gioco delle trottole, dell'altalena e della costruzione di case in miniatura che noi oggi chiameremmo LEGO.
Chissà cosa penserebbe un bambino romano nel vedere la tecnologia dei nostri tempi.
Voi che ne pensate?
Aspetto una risposta...
A presto Chiara ed Elisa
Ma sei sicura che già esistevano le Barbie?
RispondiEliminaSpiegaci meglio. Forse delle bambole simili realizzate in legno, magari snodabili, che potevano vestire con dei "corredini" realizzati su misura.
So che nelle famiglie più ricche i bambini maschi giocavano anche con dei piccoli carri realizzati in terracotta muniti di corde di cuoio per renderli simili alle bighe degli adulti. E sai che l'età della fanciullezza veniva definita "età delle noci" proprio per il fatto che i bambini erano soliti giocare con questa frutta secca?
Rimanendo sempre sul tema dell'antica Roma, chi di voi è stato a vedere la mostra MACHINA allestita al Museo della Civiltà Romana?
A presto. Isabella
Allora:
RispondiEliminale Barbie era un modo per chiamare le bambole snodabili, non proprio bionde con il sorriso stampato sul viso!
Chiara